Il Palazzo del Re, Gandalf Il Bianco, Signore di Gran Burrone

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Wiatt Custode del Vuoto
icon12  view post Posted on 16/6/2008, 21:14




Il sole, tranne in casi eccezionali, batteva sempre su Gran Burrone tranne dove gli alberi proteggevano il suolo e le piante che esso ospitava. Era così anche nella casa del Re dove il sole batteva solo per metà. L’altra, invece, era coperta dagli alberi che procuravano una sempre gradita ombra che veniva apprezzata maggiormente con un leggero venticello. Quando ciò accadeva, la villa diveniva suggestiva grazie al sottofondo che, tra campanelli e fruscii di foglie, si ascoltava nel giardino. Ma il suono non era l’unica cosa che il vento produceva. Quando ne aveva voglia, infatti, si andava a rinfrescare nella piscina dove si divertiva a disegnare strani simboli sull’acqua. Questa era portata alla vasca da una fontana centrale. Era marmorea e rappresentava una bellissima donna coperta da un leggero velo greco. L’abito copriva fino ai piedi lasciando scoperto qualche dito e una parte di seno. Aveva il braccio sinistro appoggiato sulla pancia gonfia (non di grasso!! XD) e quello destro teso in aria. Da quest’ultimo fuoriusciva l’acqua che, per magia, le roteava intorno fino a toccare il letto di mattoni. Sotto i piedi vi era un plinto con sopra incise delle antiche lettere elfiche che, tradotte da un esperto, rivelavano le parole “La Natura”. Il viso, con un lieve accenno di sorriso, rivolgeva verso la porta della casa. Era in legno con un incisione sulla parte alta. “G”, un'antica runa in onore del nome del Signore di Gran Burrone. Dentro, la casa era fresca e solare. Quasi tutto era in legno: mobili credenze e pavimento. Era stilisticamente antiquata. Non mancavano (anzi abbondavano) librerie e credenze con pergamene di ogni genere, molte delle quali, protette da incantesimi. Superati il salotto e lo studio, si accedeva alla cucina. Anch’essa solare e spaziosa, aveva una credenza per le erbe e un’altra per quelli da cucinare. Salite le scale si accedeva alle altre camere: 2 bagni, 3 camere da letto (per eventuali ospiti. Ogni camera era composta da un letto matrimoniale con enormi cuscini morbidi, luce e una piccola scrivania) e la biblioteca. Era una delle sale più grandi, se non la maggiore, ed era (naturalmente!) piena zeppa di libri e pergamene. Intorno poco staccate dal muro vi erano colonne antiche e la statua di suo padre, il precedente re Elrond.
Fuori la sua enorme camera da letto, vi era un balcone. La vista era più che suggestiva quasi magica. Tutto Gran Burrone era sovrastato dal balcone e vi era una visuale a 360° dei fiumi, ruscelli montagne e case.
 
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